Tuesday, 27 May 2014

IKHNATON




Ad iniziare la svolta religiosa in senso enoteista fu Amenofi III, il padre di Akhenaton, che cominciò a combattere il clero di AmonAkhenatonAmenofi III: particolare dei colossi di Mnemone contrapponendogli il dio Aton che viene assimilato a Ra. Aton, che venne considerato elemento divino fin dal regno di Thutmosi IV, è dunque posto sullo stesso livello di Amon. A testimonianza di questa nuova tendenza, Amenofi III, soprannominato "il donnaiolo" perchè si diceva avesse 365 donne diverse all'anno, fece costruire ai confini del deserto uno splendido palazzo circondato da un grande parco a cui aveva dato il nome di "splendore di Aton". Quì nacque Akhenaton (o Ekhnaton) che alla nascita prese il nome del padre, ossia Amenofi. L'Egitto era al massimo del suo espansionismo e la corte del faraone attraversa in questi anni un periodo di splendore. L’arte acquista una grazia tale da far meritare ad Amenofi III l'appellativo de "Il Magnifico". Il piccolo principe ereditario, all'età di 12 anni, fu sposato ad una fanciulla, forse una cugina, di nome Nefertiti ("la bella che viene da lontano"), di due o tre anni più giovane, perché il trono avesse al più presto un erede. Alla morte Amenofi III la regina Teie prese il potere in nome del figlio. L'incoronazione di Amenofi IV, che di Amenofi III era il secondo genito, avvenne a Karnak in un clima di serenità per quanto riguarda i rapporti con il clero. Nell'anno 2 del suo regno la svolta: il faraone fanciullo cambiò il nome, e da Amenofi, che significa "pace di Amon", ad Akhenaton, cioè "Aton è soddisfatto". Akhenaton, che non credeva nella vita nell'oltretomba, si attribuisce la funzione di rivelatore di Aton agli uomini definendosi suo figlio e cerca di convincere i propri sudditi a credere anch'essi in un solo dio, il dio sole e quindi a se stesso. Il potere politico coincideva perciò con quello religioso. Verso il sesto o settimo anno di regno, Akhenaton, con l'intento di avvalorare il suo credo, decide di abbandonare l'allora capitale Tebe, a suo dire troppo legata al culto del dio Aton, in favore di una nuova capitale fondata in onore del dio Aton. Dopo molto girovagare, nell'anno 4 del suo regno Akhenaton credette di trovare nella deserta pianura di Tell El-Amarna il luogo ideale per la costruzione, nell'anno 5 e 6, della nuova città che venne chiamata Akhetaton ossia "l'orizzone del dio sole". L'orizzonte del dio sole era simboleggiato dal disco solare racchiuso tra due monti e proprio tra le alture circondanti la pianura vi erano due monti separati da una spaccatura da dove sorgeva il sole. Nel cuore della capitale Akhetaton, che doveva ospitare tra le 20000 e le 50000 persone, fu costruito il tempio di Aton che fungeva anche da palazzo reale. Il pavimento del palazzo fu disegnato con figure di guerrieri asiatici e nubiani (i nemici dell'Egitto) così che venissero calpestati dal faraone anche nei momenti di riposo. Le 14 stele che delimitavano la città ed i templi formavano una serie di rettangoli perfetti che riproducevano in proporzione la superficie dell'area di Amarna (nome attuale della zona in cui sorgeva Akhetaton). Le stele riportavano le dimesioni della città ed un giuramento a non oltrepassarle mai. La nuova capitale era uno spettacolare insieme di colori, con muri, piani e soffiti pitturati o adornati di colorati mosaici. Il popolo, di fronte ad una rivoluzione di questa portata, restò fedele agli antichi dei, rifiutando il nuovo culto enoteista. Dopo 10 anni di potere, Akhenaton un editto che vuole la sconsacrazione di tutti gli antichi dei: il clero di Amon viene disperso, i templi chiusi e i beni confiscati. Ovunque in Egitto appare il nome di Amon, esso viene sistematicamente scalpellato. Incaricati del re furono sguinzagliati per tutto il paese a martellare e cancellare il nome del dio di Tebe dai templi, dalle steli, dalle tombe, dai papiri e da tutte le altre iscrizioni. La rottura con la tradizione si manifesta anche in altri ambiti: gli artisti, ad esempio, vengono lasciati liberi di esprimere il loro pensiero e ciò permise loro di produrre opere di stupefacente umanità. Dopo 17 anni di governo, Akhenaton scompare. Tale scomparsa è ancora oggi un mistero. Alcuni pensano vi sia stata una congiura contro di lui anche se è mal supportata dal fatto che vi sono molte perplessità sull'identità del suo successore. Molti studiosi ritengono che questo successore sia Smenkhara, figlio o fratello di Akhenaton, mentre per altri dietro il nome Smenkhara si cela la moglie Nefertiti che quindi avrebbe regnato fino alla salita al trono di Tutankhamon, forse suo figlio. Altri studi parlano di Smenkhara come coreggente di Akhenaton nei suoi due ultimi anni di regno in seguito alla morte di Nefertiti giunta nel 14º anno di regno. Le stesse fonti parlano di un allontanamento di Nefertiti da Akhenaton sfociato, forse, nella separazione della coppia reale due anni prima della morte di Nefertiti. La tomba di Akhenaton fu collocata ad est di Akhetaton ed in perfetto allineamento con il tempio di Aton. Nelle loro raffigurazioni, Akhenaton e Nefertiti, vengono ritratti nudi, inoltre Nefertiti rappresentata in battaglia e vestita dei simboli del faraone, mentre Akhenaton viene raffigurato da solo quando intercede presso il dio sole Aton. L'autodivinizzazione fu considerata il vero affronto di Akhenaton alla tradizione. Solo nell'Antico Regno i faraoni erano considerati dèi, mentre in seguito, già con la V dinastia, il faraone perse questa caratteistica divina. Con la morte di Akhenaton vengono anche ristabiliti i culti tradizionali. Ad Akhenaton da adesso in poi si farà riferimento come al "nemico", il suo nome verrà cancellato dagli annali e la città di Akhetaton distrutta come le opere realizzate in onore di Aton. Ay, allora Gran Visir, fece divulgare un editto in cui il nome di Akhenaton veniva associato ad ogni evento negativo. Nello stesso editto venivano inoltre elencati tutti gli errori di Akhenaton.
Il suo nome non sarà più pronunciata sino al 1917 d.C. quando venne scoperta nella Valle dei Re una tomba, la numero 55, risalente all'epoca di Tutankhamon e quindi costruita in onore di un suo parente stretto. Quale è il nome del defunto è impossibile stabilirlo poichè sia il sarcofago che le iscrizioni sulle pareti furono cancellate a scalpellate. Gli unici indizi vennero ricavati dallo studio dei crani di Tutankhamon e dello sconosciuto. Il confronto, secondo gli esperti, rivelava una parentela diretta, probabilmente del 1º grado. Sono in molti a sostenere che quella è la tomba di Akhenaton, il cui corpo fu trasportato nella Valle dei Re da Tutankhamon, mentre per altri il defunto sconosciuto è Smenkhara.
Quì di seguito proponiamo un'ode che Akhenaton stesso dedicò al dio Aton
La figura di Akhenaton viene rappresentata in maniera diversa dagli altri faraoni. Infatti, mentre gli altri sovrani venivano raffigurati con fisici perfetti tanto da avvalorare la loro figura di semidio, Akhenaton era disegnato e scolpito dall'artista Bak col viso magro e allungato e con la pancia grossa. Queste particolarità artistiche sono oggetto di discussione tra gli studiosi.
Molti sostengono che, vista la sua politica rivoluzionaria, Akhenaton abbia voluto farsi rappresentare così per sottolineare il distacco dal passato;
altri affermano semplicemente che la figura di Akhenaton, in seguito al fallimento del suo progetto e alla conseguente fama di "eretico", venisse appositamente imbruttita per non essere ammirata dal popolo;
un'altra teoria afferma che il faraone era omosessuale e perciò la sua immagine veniva assimilata a quella di una donna;
più o meno dello stesso avviso è Zaki Hawass che però afferma che l'unione tra il corpo maschile e quello femminile stava a significare l'importanza di Akhenaton come tramite tra il dio Aton e il popolo;
secondo altre fonti il ventre sformato del faraone era la riproduzione del cadavere di Osiride gonfiato dalle linfe;
un'ennesima ipotesi è quella che Akhenaton fosse malato e che quelle sproporzioni erano il frutto della malattia, mentre di avviso opposto è la teoria che sostiene che la voluminosità della pancia del faraone fosse simbolo di benessere.

Il tesoro di Akhenaton

Nel 1952, all'interno di una caverna vicino a Qumran in Palestina, furono rinvenuti dei rotoli di rami sui quali si racconta di un favoloso tesoro appartenuto al faraone egizio. Tale tesoro sarebbe stato composto da lingotti d'oro, monete d'argento ed anfore colme di gioielli e pietre preziose e si troverebbe in qualche antica località della Palestina. Il suo valore sarebbe stimato in 64 tonnellate di argento e 26 tonnellate d'oro.
Robert Feather afferma che nei rotoli, prendendo alcune lettere greche qua e là, è scritto il nome di Akhenaton. Inoltre, sostiene Feather, nei rotoli sarebbe scritto che il tesoro si trovava originariamente nella regione di Amarna ma poi, in seguito alla morte di Akhenaton, all'assassinio di Smenkhara e alla prematura scomparsa di Tutankhamon, venne portato in un luogo sicuro da mercenari ebrei. Trascorsero 200 anni prima di essere riscoperto da Mosé che lo portò con sè in Palestina. Durante uil viaggio Mosé ne abbandonò una parte lungo le rive del Nilo.


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